1933-1941 – I campi di concentramento

I campi di concentramento nazisti sono una macabra testimonianza dell’orrore e della disumanità perpetrati durante la seconda guerra mondiale. Questi luoghi di sofferenza, costruiti dalla Germania nazista, furono progettati per incarcerare, torturare e annientare gli individui considerati “indesiderati” dal regime.

  1. Auschwitz: Situato in Polonia, Auschwitz è uno dei più noti campi di sterminio. Qui, milioni di ebrei, rom, omosessuali e dissidenti politici furono sottoposti a lavori forzati, esperimenti medici crudeli e, infine, uccisi nelle camere a gas.
  2. Dachau: Fu uno dei primi campi di concentramento, attivo dal 1933 fino alla fine della guerra. Qui vennero imprigionati principalmente oppositori politici del regime nazista. Dachau servì da prototipo per i successivi campi di concentramento.
  3. Buchenwald: Situato in Germania, Buchenwald fu uno dei più grandi campi di concentramento. Oltre agli ebrei, ospitò prigionieri politici, omosessuali e altre vittime del regime. Le condizioni erano atroci, e molti morirono per fame, malattie e violenze.
  4. Mauthausen: Questo campo austriaco era noto per la sua brutalità. I prigionieri venivano costretti a lavorare nelle cave di granito, spesso fino alla morte. Mauthausen fu anche il luogo di esperimenti medici e fucilazioni di massa.
  5. Treblinka: Un campo di sterminio polacco, Treblinka fu progettato esclusivamente per l’uccisione di massa. Qui, le vittime venivano avvelenate con il gas Zyklon B. Si stima che oltre 800.000 persone siano state uccise a Treblinka.