Organizzazione dello sterminio

L’organizzazione dello sterminio degli ebrei europei da parte dei nazisti fu un atto di orrore senza precedenti. Attraverso un complesso apparato amministrativo, economico e militare, la Germania nazista orchestrò il genocidio di circa due terzi degli ebrei d’Europa. Questo processo iniziò nel 1933 e si sviluppò progressivamente fino al 1945.

Ecco come i nazisti organizzarono lo sterminio:

  1. Leggi antisemite: Nel 1933, vennero emanate leggi che vietavano agli ebrei di ricoprire incarichi di servizio civile, nelle università e nell’apparato statale. Queste leggi segnarono l’inizio della segregazione e dell’oppressione degli ebrei.
  2. Campi di concentramento e sterminio: I nazisti crearono campi di sterminio appositamente progettati per distruggere un’intera popolazione. Questi campi, come Auschwitz, erano studiati secondo tecniche scientifiche e pianificazione di tipo industriale. Le vittime venivano avvelenate con il gas Zyklon B nelle camere a gas, sottoposte a esperimenti medici crudeli e costrette al lavoro forzato estenuante.
  3. Deportazioni: Gli ebrei venivano deportati dai loro paesi di origine verso i campi di sterminio. Le deportazioni avvenivano in modo sistematico, spesso in condizioni disumane, con treni sovraffollati e viaggi lunghi e angoscianti.
  4. Fucilazioni di massa: In alcune zone, gli ebrei venivano fucilati a sangue freddo in luoghi come le fosse comuni.
  5. Registro dettagliato: L’Olocausto è il genocidio meglio documentato della storia. La Germania nazista registrava ogni dettaglio, compresi nomi, numeri di matricola e cause di morte. Questa documentazione è stata fondamentale per la comprensione storica e la giustizia nei Processi di Norimberga.