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Esperimenti sulla potabilità dell’acqua marina
Gli Esperimenti sulla potabilità dell’acqua marina sono direttamente “commissionati” dalla Luftwaffe. Anche in questo caso, il problema è connesso alla sopravvivenza dei piloti tedeschi costretti a paracadutarsi in mare.
Il pilota tedesco dispone di un kit di salvataggio con due litri di acqua potabile. Una quantità che presto si rivela insufficiente per la sopravvivenza. Il “Technisches Amt der Luftwaffe” Ufficio Tecnico dell’Aviazione militare studia il problema ed in particolare testa due metodi.
- Il primo è quello dovuto agli studi dell’ingegner Berka che mette appunto il Berkatit, sostanza a base di vitamina C, che si crede consenta di bere acqua salata permettendo di eliminare l’eccesso di sale e facendo quindi scomparire la sete in modo analogo all’acqua potabile
- Il secondo – ideato dal dottor Konrad Schäfer – trova un metodo per desalinizzazione dell’acqua marina.
Himmler viene informato
Nel maggio del 1944, l’Ufficio Tecnico dell’Aviazione militare informa Heinrich Himmler dell’esistenza del metodo “Berka”, ribadendo comunque che è un metodo da sperimentare.
Nel luglio 1944, Himmler riceve una seconda lettera, è quella del generale medico Oskar Schröder. Schröder chiede di poter condurre esperimenti su soggetti umani prelevati dal campo di Dachau per definire l’efficacia del metodo “Schäfer”.
A questo punto, Himmler ritiene opportuno condurre ricerche su entrambi i sistemi.
Così, Konrad Schäfer viene inviato a Vienna dove incontra un altro medico, il dottor von Sirany che conduce la sperimentazione del metodo “Berka”. Dopo l’incontro, Schäfer riferisce al dottor Herman Becker-Freyseng che il metodo “Berka” è sostanzialmente inutile se non dannoso: i piloti, non sentendo più il sapore dell’acqua salata, continuerebbero a bere acqua trattata ma in realtà non potabile.
Becker-Freyseng a sua volta stende una relazione nella quale evidenzia tutti i difetti del metodo “Berka”. Himmler decide di non immischiarsi in faccende e dispute tecniche e già a maggio ha ordinato di studiare il problema.
Himmler autorizza la sperimentazione
Nella tarda estate, il generale Ernst Grawitz riferisce in una lettera ad Himmler il parere espresso dai generali Karl Gebhardt, Richard Glücks e Arthur Nebe. Non vi sono problemi per dare il via alla sperimentazione. L’unica questione riguarda la razza delle “cavie umane”: Nebe suggerisce di usare zingari e mezzosangue ebrei, Grawitz invece suggerisce l’uso di ariani per essere sicuri dei risultati.
Himmler ordina che a condurre gli esperimenti sia il dottor Wilhelm Beiglböck. Vengono utilizzati circa 80 sinti e rom per l’esperimento. Non si conosce il numero dei morti dovuti a questi esperimenti, ma sicuramente hanno patito indicibili sofferenze.
La validità dei due metodi non verrà dimostrata. I responsabili saranno processati a Norimberga: Schäfer sarà assolto, Becker-Freyseng e Beiglböck saranno condannati rispettivamente a venti e a quindici anni di prigione.