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Le espulsioni dei ebrei
Come si è visto precedentemente l’idea di Reinhard Heydrich è quella di trasferire gli ebrei verso il Governatorato Generale e di istituire dei ghetti ebraici, dove concentrarli in attesa di nuovi sviluppi.
L’inizio delle operazioni di trasferimento crea inevitabili contrasti tra i governatori regionali. Tra chi si si vuole disfare al più presto degli ebrei e chi, come Hans Frank amministratore del Governatorato Generale, li deve accogliere e sistemare. Le SS e Heydrich invece vedono il concentramento soltanto come una tappa e le questioni sollevate dai governatori come un problema marginale.
Il primo obiettivo di Heydrich è quello di trasferire i circa 600.000 ebrei residenti nei territori incorporati alla Germania verso il Governatorato Generale.
Qualche tempo dopo l’operazione progettata si allarga: non devono essere spostati soltanto gli ebrei ma anche i polacchi residenti nelle province incorporate.
I territori liberati devono successivamente accogliere i tedeschi etnici Volksdeutsche, provenienti dai Paesi Baltici e dalla Polonia occupata dai sovietici.
Si tratta di un trasferimento di massa di dimensioni colossali. Hans Frank amministratore del Governatorato Generale protesta a più riprese lamentandosi di non avere più posti dove collocare ebrei e polacchi.
Adolf Hitler, allora, fa sapere che la densità della popolazione del Governatorato Generale gli è perfettamente indifferente e che dal suo punto di vista, questa terra non è altro che un grande campo di lavoro polacco.
Da questo momento anche gli Ebrei tedeschi, austriaci e gli zingari del Reich sono inviati nel Governatorato Generale.
Queste operazioni gigantesche di trasferimento si protrarranno per due anni, dall’autunno 1939 all’autunno 1941.
Dalla costituzione delle “Judenrat” alla ghettizzazione.
Il 28 novembre 1939 si costituiscono i Consigli Ebraici Judenrat.
Il metodo di costituzione è ovunque lo stesso: le SS convocano il Presidente della Comunità o il suo vice ordinandogli di costituire lo Judenrat. Di fatto i dirigenti delle precedenti Comunità Ebraiche diventano senza soluzione di continuità i dirigenti degli Judenrat, ma questa volta i loro compiti saranno differenti.
Adesso i dirigenti devono occuparsi di trasmettere gli ordini e i regolamenti dei tedeschi alla popolazione ebrea.
Gli Judenrat controllano la polizia ebraica per eseguire la volontà dei Tedeschi, si occupano di consegnare al nemico nazista i beni degli Ebrei, il lavoro degli Ebrei e le vite degli Ebrei.
Sin dall’inizio i provvedimenti già collaudati in Germania vengono adottati nella Polonia occupata.
Il 23 novembre 1939 tutti gli ebrei del Governatorato devono portare un bracciale bianco con una stella di David blu.
A dicembre il capo delle SS e della Polizia del Governatorato Friedrich Wilhelm Krüger vieta agli ebrei di lasciare le loro residenze ed impone loro un coprifuoco dalle 21 alle 5 del mattino.
Mentre nei territori incorporati l’amministrazione è occupata ad espellere gli Ebrei verso il Governatorato Generale, il governatore Hans Franz attende la “vittoria tedesca”, con la quale poter sbarazzarsi di tutti gli Ebrei inviandoli sull’isola del Madagascar.
In realtà Heydrich sa bene che la “soluzione Madagascar” è inattuabile, comincia quindi a far partire la seconda fase del suo piano e incurante delle aspettative dei governatori, si concentra sulla ghettizzazione.
La formazione dei ghetti 1939-41
I primi ghetti sono creati nei territori incorporati alla Germania già nell’inverno 1939-1940.
Vengono creati numerosi ghetti anche in città minori, citiamo sotto invece i principali ghetti della Polonia:
- Lodz costituito nell’aprile 1940
- Varsavia costituito nell’ottobre 1940
- Cracovia costituito nel marzo 1941
- Lublino costituito nell’aprile 1941
- Radom, Czestocowa, Kielce costituiti nel 1941
- Lvov costituito nel dicembre 1941
I ghetti non sono tutti delimitati allo stesso modo: il ghetto di Varsavia ad esempio è cinto da mura, in altri casi vengono poste palizzate di legno o stesi reticolati.
Vengono scelte aree degradate della città dalle quali vengono fatti evacuare gli abitanti “ariani” e reinsediati gli ebrei. In Polonia le norme stabilite dalle Leggi di Norimberga non sono del tutto applicate e nei ghetti sono inviati sia i coniugi non ebrei di coppie miste, sia i mischlinge.
Si può dire che alla fine del 1941 tutti gli ebrei dei territori incorporati e del Governatorato Generale sono stati rinchiusi nei ghetti.